La storia
Una storia che viene da lontano
Le Casse Rurali italiane hanno profonde, antiche radici che si innestano nel più ampio percorso storico della cooperazione mutualistica nata nell’Inghilterra della rivoluzione industriale e sviluppatasi nel resto dell’Europa continentale.
Le Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali (Casse Raiffeisen in Alto Adige) iniziano a diffondersi In Italia alla fine del 1800 ispirandosi al modello delle Associazioni Casse di Prestito nate in Germania per iniziativa di Friedrich Wilhelm Raiffeisen. Nel 1883 viene costituita a Loreggia, in provincia di Padova, la prima Cassa Rurale ad opera di un proprietario terriero, Leone Wollemborg. Prendendo a modello l’attività di Raiffeisen, Wollemborg raccolse intorno a sé 32 soci per la prima cooperativa di credito. Questo il suo ideale, ancora attuale nei principi mutualistici e solidali delle Bcc:
“Pareggiare nel credito ai grandi gli imprenditori più minuti, recando quell’aiuto potente ai piccoli e piccolissimi proprietari-coltivatori, a piccoli e piccolissimi affittaiuoli e redimendoli dall’usura; diffondere la moralità, insegnando praticamente alla popolazione il valore economico dell’onestà; stimolare le energie morali assopite, ridestando negli animi avviliti la speranza, richiamando forze latenti alla vita”
La stotia della BCC di Leverano
Fascia temporale 1952 -1993
Il 6 luglio 1952, novantanove soci fondatori, firmano l’atto costitutivo della Cassa Rurale ed Artigiana di Leverano. Tra questi si ricordano soprattutto il Dott. Antonio Biasi e don Vincenzo Zagà, il parroco della Chiesa matrice della Santissima Annunziata - che seguirono particolarmente l'iter di costituzione.
Nel novembre del 1953 fu rilasciata l'autorizzazione all'esercizio dell'attività bancaria, da parte della Banca d'Italia.
Gli inizi furono difficili, sia per il contesto economico-sociale dell'immediato dopoguerra, sia per la presenza di un altro istituto di credito già consolidato. Ma la gestione attenta e oculata iniziò a dare i suoi frutti già nel 1956: la politica dei piccoli passi, volta a coniugare la stabilità finanziaria con l'incremento degli investimenti, aveva iniziato a dare i suoi frutti e a rivelare le potenzialità della Banca.
Nel 1964 fu deliberato l'acquisto di una sede più consona per la Banca, sita in via XX settembre a Leverano.
A dispetto della difficile situazione economica degli anni '70, la Cassa Rurale cominciò ad attuare la fase di consolidamento aziendale e di radicamento territoriale.
Durante gli anni Ottanta, di fronte alla concorrenza di istituti nazionali e alla liberalizzazione delle frontiere (1992), per scongiurare il pericolo della fusione o della concentrazione e preservare l'identità della Cassa, si intraprese la strategia di gruppo, per superare i limiti della microrealtà. Nello specifico si applicò alle piccole realtà locali il nuovo “Statuto-tipo” elaborato a livello nazionale da FederCasse, che rafforzò i collegamenti con le organizzazioni centrali, per poter meglio «corrispondere alla dinamica delle esigenze operative ed organizzative» e garantire «una maggiore elasticità di gestione». Nel corso di questi anni, notevoli sforzi sono stati fatti per favorire l'ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche, per offrire nuovi servizi ai soci e alla clientela, oltre che puntare sulla formazione del personale.
Anche il numero dei soci cresceva, a testimoniare la maggiore capillarità della presenza sul territorio, e quindi la Cassa consolidava sempre più il proprio patrimonio sociale.
Il 1° settembre 1993, l’Assemblea dei soci della Cassa Rurale ed Artigiana di Leverano ha deliberato di assumere la nuova denominazione in Banca di Credito Cooperativo di Leverano.
La Banca rimane mono sportello fino al 1993, anno in cui viene inaugurata la filiale di Porto Cesareo.
Fascia temporale 1994 – ad oggi
Nel 1995, contestualmente al cambio generazionale con l’attuale Management, la Banca inizia una fase di forte sviluppo, senza mai perdere l’attenzione ai bisogni specifici del territorio di riferimento.
Sviluppo della rete di vendita
Il modello di Banca del Territorio nato e sviluppato a Leverano e Porto Cesareo, dopo un’attenta analisi strategica approvata preventivamente da Banca d’Italia, è stato esportato con successo nelle zone limitrofe del Salento con l’inaugurazione delle seguenti ulteriori sedi:
- Anno 2006, la terza filiale a Veglie;
- Anno 2009, la quarta filiale a Nardò;
- Anno 2011, la quinta filiale a Copertino;
- Anno 2015, la sesta filiale a Galatina;
- Anno 2017, la settima filiale a Lequile;
- Anno 2018, l’ottava filiale a Lecce;
- Anno 2020, la nona filiale Galatone e la decima filiale a Cutrofiano;
- Anno 2022, la undicesima filiale Maglie e la dodicesima filiale a Gallipoli.
Nel rispetto di una mission strategica di lungo periodo volta a mettere radici nei territori in cui si aprono le filiali, la Banca ha perfezionato l’acquisto e la ristrutturazione di tutti gli immobili sede delle dieci filiali.
Nello specifico nell’anno 2003 e a seguito di una rilevante ristrutturazione e riqualificazione di un ex e storico Opificio di Tabacchi (già acquisito nel 1984), sito nel centro storico di Leverano in Piazza Roma, la Banca trasferisce la sede legale e la filiale di Leverano dalla precedente sede sita in via XX settembre.
Sulla neo costituita sede di Leverano, sei anni dopo nel 2009, si completa la sopraelevazione a secondo piano con la realizzazione di una prestigiosa sala assembleare, della sala consiliare e degli uffici degli organi sociali.
Il 25 aprile 2014 la Banca, grazie anche alla destinazione degli utili destinati a Fondo Beneficienza da parte dell’Assemblea, realizza il Complesso Residenziale Mai Soli sito in Leverano, che consta di una casa di risposo e di un centro diurno per i disabili, rendendo tangibile lo sforzo al perseguimento degli scopi mutualistici. Le strutture sono stata date in gestione gratuitamente ad una cooperativa sociale e locale, che sta garantendo servizi di eccellenza all’utenza e risultati in linea con le previsioni.
Crescita patrimoniale, economica, organizzativa e della base sociale
La rilevante crescita della Banca in questi ultimi 30 anni di storia può essere sintetizzata nella seguente tabella:
Anno |
Numero Soci |
Personale dipendente |
Patrimonio Netto |
Raccolta Diretta |
Impeghi netti verso la clientela |
Utile di esercizio |
---|---|---|---|---|---|---|
1993 |
1.149 |
17 |
*6.563.000 |
*40.854.000 |
*14.420.000 |
*926.000 |
2004 |
1.522 |
23 |
14.422.000 |
79.933.000 |
40.815.000 |
1.060.000 |
2013 |
1.986 |
31 |
29.377.000 |
173.452.000 |
121.788.000 |
2.136.000 |
2021 |
2.099 |
47 |
64.167.217 |
454.091.000 |
236.197.000 |
5.899.259 |
* valori convertiti da Lire in Euro |
Il principio di gestione della Banca è assicurare adeguati livelli di crescita, redditività e solidità patrimoniale in modo da creare le condizioni per restituire il valore prodotto alle stesse comunità e allo stesso territorio. Il principio è ben sintetizzato in uno degli slogan della Banca:
“Il nostro vero valore sta in ciò che restituiamo al territorio”
In conformità ad un particolare modello di business che caratterizza le Bcc che, essendo banche a mutualità prevalente, destinano i propri utili all’autofinanziamento, la Banca di Credito Cooperativo di Leverano destina i propri utili in una riserva patrimoniale e nella sua storia non ha mai distribuito dividendi: con un cet1 pari al 27% (dato aggiornato a dicembre 2020), presenta un indice di solidità patrimoniale ben oltre i limiti regolamentari di vigilanza e ben superiore alla media dei gruppi bancari nazionali (pari al 15,1% come da Bollettino Economico 1/2021 di Bankit).
Riconoscimenti
I principi di creazione di valore e di consolidamento sono stati riconosciuti da ormai diversi anni dalla pubblicazione l’Atlante delle Banche Leader di Milano finanza redatto in collaborazione con Accenture. Per sette anni consecutivi (2014 – 2021) la BCC di Leverano resta saldamente nelle prime posizioni della classifica nazionale degli Istituti minori come “creatori di valore”, risultando, nel contempo, la seconda in Puglia tra tutte le banche commerciali regionali. Nel 2022 è stata premiata, nello specifico, come prima Banca Commerciale della Puglia.
La BCC di Leverano, inoltre, ha ottenuto importanti riconoscimenti proprio sulla solidità da un’altra rivista indipendente. L’associazione “Altro Consumo”, negli speciali finanza pubblicati, ha da ormai diversi anni inserito la BCC di Leverano nell’Olimpo delle banche nazionali più sicure e affidabili, assegnandole il massimo livello di giudizio pari a cinque stelle.
Le prossime sfide
La Riforma del Credito Cooperativo - varata con la Legge 49/2016 - ha reso obbligatoria l’adesione di ogni BCC ad un Gruppo Bancario Cooperativo nazionale al fine di ottenere un sistema più coeso ed efficiente, tutelando autonomia delle singole banche. Il Gruppo Bancario Cooperativo guidato da Iccrea Banca Spa, a cui la BCC di Leverano ha aderito con decorrenza aprile 2019, intende continuare a valorizzare il territorio attraverso un’offerta attenta alle persone, secondo logiche di mutualità, condivisione e autonomia, ma garantendo, nel contempo, le garanzie, la solidità, l’efficienza organizzativa e tecnologica di un grande gruppo bancario, o meglio, di un grande gruppo cooperativo bancario.